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Festa della Repubblica 2025: la parata militare tra tradizione e innovazione

7 giugno 2025 di
Festa della Repubblica 2025: la parata militare tra tradizione e innovazione
Nicolò Teta
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Il 2 Giugno è più di una data sul calendario. È una celebrazione viva, che ogni anno anima il cuore di Roma con il battito solenne della parata militare ai Fori Imperiali. Una festa che unisce passato e presente, storia e futuro, terra e cielo.

E proprio dal cielo è arrivato, anche quest’anno, uno dei momenti più attesi: il sorvolo aereo.

Elicotteri interforze: potenza, versatilità e coordinazione

Quest’anno, il cielo della Capitale è stato attraversato da 22 elicotteri, provenienti da tutti i principali corpi dello Stato e delle Forze Armate.

Per l’Aeronautica Militare Italiana hanno volato gli HH-101A Caesar e gli HH-139B, specializzati in missioni di ricerca e soccorso, evacuazioni mediche e supporto alle operazioni speciali. 

La Marina Militare ha schierato gli imponenti MH-101 A e i più compatti SH-90, impiegati regolarmente anche a bordo delle unità navali, sia per missioni antisommergibile che per trasporto tattico.

L’Esercito Italiano ha partecipato con due assetti fondamentali: l’AH-129D Mangusta, elicottero da esplorazione e attacco leggero, e il moderno UH-90, impiegato in ruoli di trasporto truppe e supporto alle forze terrestri.

L’Arma dei Carabinieri ha sorvolato con due modelli molto versatili: l’ UH-139D , elicottero medio multiruolo, e l’ UH-169C , versione militare leggera e moderna, adatta per pattugliamento e interventi rapidi. Anche la Guardia di Finanza ha partecipato con un MH-169A, impiegato in compiti di sorveglianza, controllo dei confini e operazioni marittime.

Completavano lo schieramento gli UH-139E della Polizia di Stato,il  PH-139A della Guardia Costiera e AW139 dei Vigili del Fuoco. Gli stessi elicotteri, identici nella struttura ma diversi nell’allestimento e nella livrea, sono utilizzati rispettivamente per missioni di sicurezza pubblica, salvataggio in mare e soccorso in emergenze civili e ambientali.

La varietà di modelli ha dato un’idea concreta della ricchezza e della complementarità delle capacità elicotteristiche italiane: dal combattimento al soccorso, dalla sorveglianza alla logistica, passando per ogni possibile contesto operativo, civile o militare.

AW249 Fenice: il futuro dell'attacco italiano

Anche se non ancora in servizio operativo, era presente al sorvolo del 2 Giugno, il nuovo AW249 "Fenice" rappresenta il futuro dell’ala rotante da combattimento per l’Esercito Italiano. Progettato da Leonardo per sostituire progressivamente l’AH129 Mangusta, il Fenice è un elicottero da attacco di nuova generazione, pensato per operare in scenari altamente tecnologici e multidominio.

Dotato di una struttura low observable technology, con una cabina tandem e una fusoliera compatta e corazzata, l’AW249 è in grado di impiegare missili aria-terra, razzi guidati, armamenti integrati e sensori all’avanguardia. Il tutto gestito da una suite avionica completamente digitale, compatibile con sistemi C4ISTAR e capace di operare in connessione con droni (unmanned teaming).

Tra i suoi punti di forza si segnalano:

  • motori General Electric CT7-8E6 di nuova generazione
  • una capacità operativa in ogni condizione meteo
  • elevata resistenza al fuoco e protezione per l’equipaggio
  • integrazione in network-centric warfare

Attualmente in fase avanzata di test, l’AW249 volerà in dotazione all’Esercito Italiano entro i prossimi anni. Il suo nome, Fenice, richiama l’idea di rinascita e continuità: un tributo al Mangusta che ha servito per oltre trent’anni e, al tempo stesso, un simbolo di una nuova generazione di elicotteri italiani pensati per i teatri di domani.

Frecce Tricolori: quando il cielo si fa emozione

A chiudere il cielo del 2 Giugno ci hanno pensato, come sempre, loro: le Frecce Tricolori. Nessuna acrobazia complessa, ma un sorvolo compatto in formazione ridotta e la scia tricolore che ha dipinto l’intera Via dei Fori Imperiali.

In quel momento, ogni testa si è alzata, ogni chiacchiera si è fermata. Un silenzio breve, ma carico di significato, come solo il passaggio della PAN sa generare. Non servono parole, quando il cielo si veste di Italia.

Niente effetti speciali, niente rombi da air show. Il sorvolo del 2 Giugno 2025 è stato essenziale, pulito, silenzioso. Solo elicotteri, solo operatività.

Una scelta chiara: raccontare la quotidianità di chi vola per salvare, controllare, supportare. Senza spettacolo, ma con precisione. Dietro ogni elicottero c’è un equipaggio addestrato, una missione reale, un mestiere che si fa ogni giorno – spesso lontano dalle cerimonie.

Il tricolore che chiude la parata non è un punto esclamativo, ma un segno di continuità. Un modo per ricordare che la Repubblica si muove, vigila, agisce anche quando nessuno la guarda.

  • Fotografie a cura di Nicolò Cerantonio


Festa della Repubblica 2025: la parata militare tra tradizione e innovazione
Nicolò Teta 7 giugno 2025
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