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Open Day al 15° Stormo: la Ricerca e Soccorso Aereo al servizio del Paese

1 giugno 2025 di
Elia Silvestris, Nicolò Teta
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Nella giornata di sabato 17 maggio, il 15° Stormo dell’Aeronautica Militare ha aperto le porte della base di Cervia-Pisignano ad appassionati, famiglie e curiosi, offrendo un’occasione unica per scoprire da vicino il mondo della Ricerca e Soccorso Aereo. L’evento ha permesso al pubblico di toccare con mano la realtà operativa di uno dei reparti più dinamici e specializzati dell’Aeronautica Militare.

Visitatori di tutte le età hanno potuto osservare da vicino gli elicotteri in forza allo Stormo, assistere a dimostrazioni operative e conoscere direttamente gli uomini e le donne che, ogni giorno, sono pronti a intervenire in situazioni di emergenza.

Il personale ha illustrato le fasi di una missione SAR, mostrando attrezzature, procedure di imbarco e soccorso, e coinvolgendo il pubblico in attività informative e divulgative.

Particolarmente apprezzata è stata la zona simulatori ludici realizzata e gestita dagli amici di        Oltre le Nuvole odv, allestita all’interno di un hangar, dove grandi e piccoli hanno potuto avvicinarsi in modo interattivo e divertente al mondo dell’elicottero e delle operazioni di volo. Nell’area espositiva, inoltre, è stata offerta la possibilità di provare i NVG (Night Vision Goggles), strumenti tecnologici fondamentali per le missioni notturne che permettono di operare efficacemente anche in condizioni di scarsa visibilità.

L’iniziativa ha evidenziato non solo il legame tra Forza Armata e territorio, ma anche l’importanza del fattore umano: professionalità, addestramento, spirito di sacrificio e capacità di lavorare in squadra sono elementi imprescindibili per il successo delle missioni del 15° Stormo. Un’occasione preziosa per avvicinare il cittadino a una realtà spesso poco visibile, ma fondamentale per la collettività.

Il 15° Stormo oggi

Il 15° Stormo dell’Aeronautica Militare Italiana, con sede presso l’aeroporto di Cervia-Pisignano (RA), rappresenta una delle realtà operative più importanti per la ricerca e soccorso (SAR) in Italia. Costituito il 1° giugno 1931 come reparto da bombardamento, lo Stormo ha mutato radicalmente missione nel corso del tempo, assumendo nel 1965 il ruolo attuale, orientato al soccorso aereo e al supporto alle popolazioni in caso di emergenza.

Il 15° Stormo assicura il servizio di Ricerca e Soccorso (SAR) per il recupero degli equipaggi di aeromobili militari in caso di incidente, operando in autonomia o in coordinamento con altri assetti terrestri, aerei o navali. Interviene anche a supporto della popolazione civile in situazioni di emergenza, calamità naturali o incendi boschivi, in collaborazione con la Protezione Civile e altri enti statali.

Concorre alla Difesa Aerea Nazionale attraverso missioni di Slow Movers Interception (SMI) e garantisce la sicurezza di obiettivi sensibili in occasione di grandi eventi. Inoltre, si occupa dell’addestramento di piloti, equipaggi di volo e personale SAR, curando anche la formazione alla sopravvivenza in ambiente marittimo e montano.

Lo Stormo è dotato di elicotteri HH-139A e HH-139B, mezzi di ultima generazione in grado di operare in condizioni meteo avverse, di notte e in ambienti complessi. L’unità è composta da diversi gruppi e centri distribuiti sul territorio nazionale:

  • 83° Gruppo C.S.A.R. e 81° Centro Addestramento Equipaggi a Cervia
  • 80° Centro SAR a Decimomannu (CA)
  • 82° Centro SAR a Trapani
  • 84° Centro SAR a Gioia del Colle (BA)
  • 85° Centro SAR a Pratica di Mare (RM)

Nel corso della sua lunga attività, il 15° Stormo ha contribuito al salvataggio di oltre 7.800 persone, dimostrandosi un pilastro fondamentale della Protezione Civile nazionale. Le sue missioni includono anche attività all’estero, spesso in supporto a missioni NATO o umanitarie.

Tra i riconoscimenti più recenti, il 15° Stormo ha ricevuto il Premio Idria 2024 per il coraggio e l’impegno dimostrati durante l’alluvione nelle Marche nel novembre 2022, dove l’equipaggio dell’83° Gruppo ha operato in condizioni estremamente critiche.


L’Aeroporto di Cervia

L’aeroporto militare di Cervia-Pisignano, affacciato sul mare Adriatico tra Ravenna e Rimini, rappresenta una base strategica di primissimo piano per l’Aeronautica Militare italiana. Non si tratta solo di piste e hangar, ma del cuore operativo del 15° Stormo.

Grazie alla sua posizione privilegiata, la base consente agli equipaggi di intervenire rapidamente su gran parte del Centro e del Nord Italia, sia in mare aperto, sia nelle aree montane, sia in zone colpite da emergenze di varia natura.

La base vanta una storia prestigiosa: per decenni ha ospitato i caccia intercettori del 5° Stormo, tra cui i leggendari F-104 Starfighter e, successivamente, gli F-16 Fighting Falcon. Dal 2010, invece, è diventata la sede stabile e definitiva del 15° Stormo, punto di riferimento per le operazioni di soccorso aereo su tutto il territorio nazionale.


L’Equipaggio

 Quando un elicottero del 15° Stormo si alza in volo per una missione di soccorso, a bordo non c’è solo un pilota al comando. C’è una squadra compatta, affiatata, dove ognuno ha un ruolo preciso ma tutti condividono un solo obiettivo: salvare vite.

L’equipaggio base è formato da quattro a sei persone, ma il cuore pulsante è lo spirito di collaborazione tra figure diverse.

In cabina, seduti ai comandi dell’elicottero del 15° Stormo, ci sono il pilota e il copilota

Sono loro a guidare il velivolo, spesso affrontando condizioni estreme: di notte, con maltempo o in territori difficili e ostili. Con grande attenzione coordinano le operazioni con la restante parte del team.

Un’altra figura fondamentale a bordo è quella dell’operatore di bordo, chiamato in gergo “OB”. È il vero regista del soccorso, colui che dal portellone gestisce le operazioni in modo preciso e coordinato. L’OB opera i verricelli, assiste nelle delicate fasi di imbarco e sbarco, supervisiona l’equipaggiamento di bordo e supporta direttamente gli aerosoccorritori durante le missioni. Il suo ruolo non si limita al volo: è centrale anche nella preparazione del mezzo, garantendo che tutto sia efficiente, sicuro e pronto per affrontare qualsiasi scenario operativo.

E poi c’è lui, il più iconico: l’aerosoccorritore, lo chiamano “Jolly”, perché in ogni missione è la carta che può fare la differenza.

È il primo a scendere e l’ultimo a risalire. Si cala con il verricello su una nave, in una gola montana o tra le macerie di un terremoto. Sa fare di tutto: primo soccorso, orientamento, estrazione di feriti. Non è solo un militare, è un punto d’appoggio per chi ha paura, per chi si trova nel momento più critico della sua vita.

A completare l’equipaggio, nelle missioni sanitarie o ad alto rischio, può essere imbarcato un operatore sanitario militare, pronto a intervenire in caso di necessità mediche immediate durante il volo. In altri contesti operativi, come le missioni in ambiente montano o impervio, si affiancano all’equipaggio anche tecnici specializzati del Soccorso Alpino, figure fondamentali per affrontare scenari particolarmente complessi e garantire la massima efficacia nelle operazioni di salvataggio.


L’ AW-139

L’AW139, nella versione militare HH-139A/B, è un elicottero medio bimotore di nuova generazione progettato e prodotto da Leonardo (ex AgustaWestland). In dotazione al 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, è impiegato principalmente in missioni di ricerca e soccorso (SAR), Combat SAR, trasporto sanitario, ricognizione, supporto alle operazioni speciali e protezione civile.

Grazie a una coppia di motori Pratt & Whitney PT6C-67C, l’AW139 è in grado di raggiungere una velocità massima di circa 310 km/h (167 nodi), con un’autonomia operativa di oltre 1.000 km (con serbatoi ausiliari). Il raggio d’azione e la velocità lo rendono perfetto per interventi rapidi in contesti d’emergenza, anche a lunga distanza.

Tra le dotazioni principali:

  • Avionica digitale a schermi multipli con glass cockpit e autopilota a 4 assi
  • FLIR (Forward Looking Infrared) per la visione notturna e la localizzazione di bersagli/obiettivi
  • Verricello elettrico con capacità di sollevamento fino a 270 kg
  • Luci di ricerca ad alta intensità (tra cui il faro TrakkaBeam)
  • Sistemi NVG (Night Vision Goggles) compatibili, per operazioni notturne in ambienti non illuminati
  • Cabina modulare e spaziosa, facilmente configurabile con barelle, sedili tattici o attrezzature medicali

La versione HH-139B, entrata in servizio più recentemente, offre ulteriori miglioramenti in termini di prestazioni, sicurezza e capacità di missione. Veloce, affidabile e altamente manovrabile, l’AW139 rappresenta lo standard operativo ideale per le missioni di soccorso aereo.

 

Quando senti dire 'Mammajut'... il 15° è già in volo

  • Fotografie a cura di Nicolò Teta


Nicolò Teta               Elia SIlvestris

 

Elia Silvestris, Nicolò Teta 1 giugno 2025
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