Giovedì 12 giugno, l’Aeronautica Militare ha ufficialmente salutato il velivolo MB-339A (Designazione Militare - T-339A), segnando la conclusione di un capitolo fondamentale nella storia dell’addestramento al volo militare. Contestualmente, è stato accolto il nuovo addestratore M-345 (Designazione Militare - T-345A), destinato a equipaggiare il 61° Stormo. Il nuovo velivolo sarà inizialmente impiegato per le attività di addestramento della Fase II, svolte dal 214° Gruppo Volo, e successivamente anche nella Fase III, di competenza del 213° Gruppo Volo, a supporto della formazione dei piloti destinati alla linea aerotattica e, presumibilmente, a quella a pilotaggio remoto (RPA - Remotely Piloted Aircraft).
La Fase III dell’addestramento al volo continuerà a essere svolta fino al 2030 con i velivoli MB-339CD (Designazione Militare - FT-339C), attualmente impiegati dal 213° Gruppo Volo. Il MB-339CD è una versione evoluta dell’MB-339, dotata di avionica aggiornata e miglioramenti strutturali che ne hanno aumentato l’efficacia nell’addestramento avanzato e nel supporto operativo. Parallelamente, è già stato avviato un progressivo inserimento del nuovo T-345A segnando così una transizione graduale verso un sistema addestrativo pienamente rinnovato, più efficiente e coerente con le esigenze operative della Forza Armata.
Il T-345A rappresenta un passaggio strategico nel processo di ammodernamento della componente addestrativa, contribuendo in modo determinante alla preparazione della nuova generazione di piloti dell’Aeronautica Militare.
Durante la cerimonia di Phase Out, un T-339A con una speciale livrea commemorativa, ha eseguito diversi passaggi in formazione con i neo-assegnati T-345A.
La speciale livrea, applicata a due T-339A, rende omaggio al “Macchino” e alla sua lunga carriera: un aereo che, oltre all’addestramento, ha saputo garantire un supporto operativo e di collegamento essenziale per molte basi dell’Aeronautica Militare.
MB-339A Una Storia di Successo
L’Aermacchi MB-339A nacque nei primi anni Settanta come risposta dell’industria aeronautica italiana all’esigenza di dotare l’Aeronautica Militare di un nuovo addestratore avanzato a reazione, destinato a sostituire il collaudato ma ormai superato MB-326. Il progetto, sviluppato dalla Aermacchi, fu concepito per conservare la semplicità e l’affidabilità del predecessore, introducendo al contempo sostanziali miglioramenti nei sistemi avionici, nelle prestazioni di volo e nelle capacità operative.
Il primo dei due prototipi volò il 12 agosto 1976, ai comandi del Comandante Franco Bonazzi, mentre il secondo effettuò il primo decollo il 20 maggio 1977. L’Aeronautica Militare lo selezionò come nuovo velivolo per l’addestramento basico e avanzato a getto, affidandogli un ruolo centrale nella formazione dei futuri piloti militari.
Nell’agosto del 1979, i primi due esemplari, parte di un lotto iniziale di 100 unità ordinate, furono consegnati al Reparto Sperimentale di Volo di Pratica di Mare per le prove di valutazione operativa. Le consegne ufficiali cominciarono nel febbraio 1981: il primo reparto a riceverli fu il 14° Stormo, che ne fece uso per le missioni di radiomisura.
Nel mese di aprile dello stesso anno, i nuovi MB-339A entrarono in servizio anche presso la Scuola Volo Basico Avanzato Aviogetti di Lecce-Galatina, rafforzando il ruolo del velivolo nel cuore del sistema addestrativo dell’Aeronautica Militare.
Nel 1982, l’Aeronautica decise inoltre di riequipaggiare la Pattuglia Acrobatica Nazionale con una versione specifica del velivolo, denominata MB-339A PAN, che sarebbe divenuta simbolo dell’eccellenza italiana nel volo acrobatico.
Nel corso degli anni, per mantenerne l’efficienza e la compatibilità con le esigenze operative moderne, una parte della flotta fu sottoposta a un programma di aggiornamento di mezza vita (MLU – Mid-Life Update), che introdusse miglioramenti nei sistemi di bordo, nell’avionica e nella sicurezza del volo.
Il MB-339A ha così ricoperto per oltre quattro decenni un ruolo insostituibile nella formazione dei piloti militari italiani, diventando un autentico protagonista della storia dell’addestramento al volo.
M-345: Il Futuro dell’Addestramento al Volo per l’Aeronautica Militare
Il Leonardo M-345 rappresenta l’evoluzione più recente di una lunga esperienza nel settore dell’addestramento a reazione. Il progetto affonda le sue radici nel programma M-311, a sua volta derivato dall’S-211, sviluppato da Aermacchi nei primi anni 2000 per rispondere all’esigenza di un addestratore economico, ma capace di garantire prestazioni adeguate ai profili operativi moderni.
Il 345 dispone di un cockpit all’avanguardia, progettato secondo i più moderni criteri di ergonomia e di interfaccia uomo-macchina (HMI). La cabina anteriore è equipaggiata con tre display multifunzione LCD da 5”x7” e un Head-Up Display (HUD), mentre quella posteriore è dotata di quattro MFD, uno dei quali con funzione di HUD repeater. Il sistema di controllo è completato da un pannello Up-Front Control Panel (UFCP), mappa digitale in movimento, comandi HOTAS (Hands On Throttle And Stick) e compatibilità con dispositivi NVIS per l’impiego con visori notturni.
A supporto della sicurezza e della continuità operativa, il velivolo è dotato di un Get Home Display (GHD) per la visualizzazione dei dati di volo essenziali in caso di avaria dei sistemi principali, oltre a un sistema audio di allerta centralizzato.
Il sistema di navigazione è basato su un’unità GPS/inerziale integrata con radioaltimetro (EGIR) e supportato da modalità radio-assistite tramite TACAN e VOR/ILS/MB. Le comunicazioni sono garantite da due radio V/UHF, mentre i sistemi di identificazione e sicurezza includono un transponder IFF, un TAS (Traffic Advisory System) e un TCAS (Traffic Collision Avoidance System).
Infine, il velivolo è dotato di un Store Management System per la gestione integrata dei carichi esterni, che ne amplia la flessibilità operativa anche in ambito addestrativo avanzato.
Il motore turbofan Williams FJ44-4M-34 garantisce prestazioni affidabili, lunga autonomia e costi operativi paragonabili a quelli di un turboelica, pur mantenendo caratteristiche di maneggevolezza e prestazioni proprie di un jet.
Dalla realtà al virtuale, le capacità del T-345A
Leonardo ha creato con il T-345A un sistema di addestramento moderno che guida i piloti dal primo volo fino all’uso operativo su caccia avanzati. Il sistema unisce voli reali e simulatori sofisticati, riducendo i costi senza perdere qualità e aumentando il numero di missioni con meno velivoli.
Al centro del sistema c’è l’Embedded Tactical Training System (ETTS), che offre simulazioni tattiche realistiche durante il volo, con scenari digitali, forze amiche e nemiche simulate, sensori e armi virtuali. L’ETTS funziona sia in missioni singole sia in operazioni di gruppo grazie a un collegamento dati dedicato, permettendo esercitazioni complesse in ambienti reali, virtuali e costruttivi (Live, Virtual & Constructive - LVC).
Il sistema comprende inoltre formazione accademica digitale tramite Computer Aided Instruction (CAI) e Computer Based Training (CBT); addestramento a terra con simulatori Full Mission Simulator e Part Task Trainer; supporto missione tramite Mission Support Station per pianificazione, briefing e debriefing; strumenti per l’analisi e la gestione della formazione attraverso Training Need Analysis (TNA) e Training Management Information System (TMIS); e servizi logistici integrati, dal supporto tradizionale (Integrated Logistic Support - ILS) fino a soluzioni avanzate Performance Based Logistics (PBL).
- Crediti fotografici a cura di: S.M.A. 5° Reparto "Comunicazione"
- Crediti fotografici a cura di: Leonardo S.p.A.
- Crediti fotografici a cura di: Aldo Bidini
- Crediti video a cura di: The Aviation