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Il Ritorno del 101° Gruppo: F-35B e una Storia di Gloria

3 luglio 2025 di
Il Ritorno del 101° Gruppo: F-35B e una Storia di Gloria
Nicolò Cerantonio
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Un nuovo capitolo si apre nella storia dell'Aeronautica Militare Italiana con la riapertura del 101° Gruppo Volo del 32° Stormo, rilocato sulla base di Amendola e equipaggiato con i modernissimi F-35B. Questo evento segna non solo un passo avanti nella capacità operativa della Forza Armata, ma riaccende anche i riflettori su un Gruppo dalla storia ricca e gloriosa, che ha attraversato decenni di evoluzione tecnologica e strategica, culminando nel passaggio dal versatile AMX Ghibli, suo ultimo velivolo operativo prima della messa in posizione quadro il 3 novembre 2016 presso l'aeroporto di Istrana, al "caccia di quinta generazione".


Dagli "Stuka" agli "Yankee": Le Radici di un Gruppo Leggendario

La storia del 101° Gruppo affonda le sue radici nella Regia Aeronautica durante la Seconda Guerra Mondiale. Nasce il 5 marzo 1941 sull'aeroporto di Lonate Pozzolo come 101º Gruppo Autonomo Bombardamento a Tuffo, equipaggiato con i temibili Junkers Ju 87 B/R "Stuka". Un inizio segnato dall'ardore bellico, che getta le basi per un percorso di costante adattamento e innovazione.

Nel dopoguerra, il Gruppo viene riorganizzato e assegnato alla 5ª Aerobrigata Caccia Bombardieri sulla base di Verona-Villafranca. È il 1953 quando i piloti del 101° Gruppo contribuiscono in modo quasi esclusivo alla neocostituita pattuglia acrobatica dei “Getti Tonanti”, volando con i Republic F-84G Thunderjet, simbolo di una rinascita e di un ritrovato spirito di eccellenza.

Il 1956 vede l'intera 5ª Aerobrigata trasferirsi sull'aeroporto di Rimini-Miramare, e nel 1957 il Gruppo si aggiorna, equipaggiandosi con i più avanzati Republic F-84F Thunderstreak. La mobilità e l'aggiornamento costante si confermano tratti distintivi.

Nei primi mesi del 1967, sempre su F-84F, il Gruppo si sposta sull'aeroporto di Cervia per far parte del ricostituito 8º Stormo. Un altro cambio di base, un'altra conferma della sua flessibilità operativa.

Tra il dicembre 1969 e il marzo 1970, alcuni piloti del 101° effettuano intense prove a Pratica di Mare con il nuovo caccia bimotore Aeritalia G-91Y ”Yankee”.

 L'1 aprile lo Stormo transita ufficialmente su questo nuovo velivolo, e l'11 maggio dello stesso anno il Gruppo diventa C.B.R. (Caccia Bombardieri Ricognitori). I vecchi F-84F, ancora efficienti, vengono ceduti al 50º Stormo di Piacenza il 6 marzo 1970.

Dal 1992, il 101° inizia a ricevere gli ultimi G-91Y dal 13° Gruppo, preparandosi a un'ulteriore evoluzione.

 Il 1º dicembre 1994 il 101º viene posto in posizione quadro sulla base di Cervia, ma la sua inattività è breve.

Il 31 luglio 1995, il 101º Gruppo viene ricostituito sulla base di Amendola (Foggia), equipaggiato con i velivoli AM-X e AM-X T ”Ghibli”. Assume un duplice ruolo cruciale: OCU (Operational Conversion Unit), per la conversione operativa dei piloti, e di attacco (FBA). Negli anni Novanta, il 101º Gruppo prende parte attivamente alle operazioni NATO nei Balcani, come l'Operazione Alba e Deliberate Guard, dimostrando la sua prontezza operativa in contesti internazionali.

Il 23 luglio 2014, il Gruppo Volo OCU si trasferisce alle dipendenze del 51º Stormo di Istrana, continuando a svolgere compiti di conversione operativa e di standardizzazione per l'intera linea AM-X. Il 3 novembre 2016, come accennato, viene posto in posizione quadro, in attesa di un nuovo destino.


L'Era F-35B ad Amendola: Un Polo di Eccellenza

La base di Amendola, già all'avanguardia con l'arrivo dell'F-35A, si conferma un pilastro per l'Aeronautica Militare con l'insediamento del Centro Supporto Addestramento e Standardizzazione, che non solo forma i piloti dell'Aeronautica, ma anche i futuri piloti degli F-35B della Marina Militare Italiana. La sinergia tra le Forze Armate è un elemento chiave in questa nuova fase.

L'arrivo dei primi F-35B al 32° Stormo alla fine del 2019 presso il 32° stormo, ha rappresentato un salto generazionale nelle capacità aeree italiane.


La base aerea di Amendola, già pioniera con l’introduzione degli F-35A, si conferma un punto di riferimento strategico per l’Aeronautica Militare, rafforzando la propria centralità nella gestione e nell’impiego del caccia di quinta generazione anche nella sua versione a decollo corto e atterraggio verticale. 

L’arrivo dei primi F-35B nel 2019 presso il 32° Stormo ha rappresentato un vero e proprio salto generazionale per le capacità aeree nazionali. 

Con la riattivazione del 101° Gruppo Volo, salgono ora a cinque i reparti operativi dell’Aeronautica Militare dotati di F-35: il 102° e il 154° Gruppo presso il 6° Stormo di Ghedi, il 156° Gruppo presso la base USAF di Luke AFB in Arizona (USA), e infine il 13º e il 101º Gruppo ad Amendola. A questi si affianca anche il CSAS (Centro Supporto Addestramento e Standardizzazione), sempre ad Amendola, che rappresenta un nodo cruciale per la formazione degli equipaggi F-35 e per la standardizzazione operativa. 

Il ritorno del 101° Gruppo ad Amendola con gli F-35B non è solo una riattivazione di un reparto, ma un segno tangibile della continua evoluzione e modernizzazione dell’Aeronautica Militare italiana, pronta ad affrontare le sfide future con tecnologie d’avanguardia e piloti altamente addestrati.


Crediti Fotografici a cura di: Nicolò Teta

Crediti Fotografici a cura di:  QRA Aviation

Crediti Fotografici a cura di:  Aeronautica Militare Italiana


Nicolò, appassionato di aviazione civile e militare Italiano, ha un interesse per la fotografia e la simulazione di volo, simulando attività con aerei militari ma non si lascia scoraggiare da un volo liner sui cieli Italiani.         

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